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di Kiyânush Ayâri, con Saeed Pursamimi, Hassan Rezai, Saeed Sheikhzadeh, Afsaneh Mohammadi
(Iran, 1993)
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C'è ovviamente, dichiaratamente, LADRI DI BICICLETTE dietro a questo film. Ma, dietro, c'è anche l'Iran di oggi: ed è tutto il fascino del film. A prima vista dovizioso rifacimento del film de de Sica, con un'auto rubata ad un povero tassista al posto della mitica bicicletta, il film di Ayyari prende quota aldilà della modestia dell'aneddoto. Dietro al bel ritratto dell'onesto tassista osservato dallo sguardo del figliolo, cresce infatti la tela di fondo di una metropoli che cerca disperatamente di sopravvivere alla povertà senza cadere nei compromessi che conducono alla disonestà ed al crimine.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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